Articolo de “Il Manifesto”, 18/6/2016 (clicca qui per leggerlo)
“L’amore è come la guerra: la ‘correttezza’ non è il suo luogo preferito. La sua etica è, tuttavia,molto forte. Più esattamente: l’unica etica possibile è quella dell’amore. Nessuna reale soddisfazione erotica è raggiungibile in assenza del rispetto del desiderio dell’altro e di una relazione paritaria sul piano dell’impegno amoroso. La passione deve rispettare, per persistere, ciò che più la contraddice: la libertà, l’autodeterminazione del suo oggetto.”
“Tutte le volte che l’uomo sfrutta il vantaggio, si stacca dal legame erotico tra soggetti vivi e liberi: si trova schiacciato nella posizione di un essere supposto superiore (un automa), dominante su un essere designato come inferiore, ma proprio per questo più sano e meno alienato dalla propria costruzione sociale.Più si identifica col potere, più si priva delle sue possibilità di godimento.”