“Nessuno è più nel luogo dov’è, nessuno parla più a chi ha di fronte, nessuno pensa più di avere beni in comune con altri da difendere. Eppure, in quelle “intimità” portate fuori dalle case, dalle famiglie, dalle coppie, dalla cerchia ristretta degli amici, gridate nello spazio pubblico da cui sono state per millenni escluse, ognuno, se avesse voglia di prestare ascolto, potrebbe leggere passioni, gioie, sofferenze, che sono dell’umanità, prima che di questa o quella particolare cultura”.
”Appartenenze e condivisione di intimità le nuove forme del vivere insieme?”, su Tysm. Pubblicato il 26 aprile 2016. Ultimo accesso: 28 ottobre 2016. Clicca qui per leggere l’articolo completo