“Se vuoi fare l’amore e sul tuo letto c’è una donna ammalata o un poeta, ti vergogni di averlo persino pensato.
Ma io ho gridato tanto che al risveglio mi è mancata la voce.
Per chi ha sostituito il pensiero alla vita ogni piccola scossa, anche notturna, può sembrare un terremoto.
E ciò che di giorno si teme, non si sa se è il pensiero perduto, o quel segno di vita.
Finché la vicinanza è solo sognata, non possiamo sapere se qualcuno ci è accanto e a quale distanza.”
(Da L.M., “Come nasce il sogno d’amore”, Rizzoli 1988, Bollati Boringhieri 2002)