La chiusura del programma “Parliamone di sabato” non basta: Dobbiamo pretendere che facciano informazione in modo decente: cominciando a far parlare qualcuna del movimento, cosa che avrebbero dovuto fare già per il 26 nov. e soprattutto dopo Bologna e per l’8 marzo.
Il sessismo Rai non è solo nella rappresentazione del femminile ma nel SILENZIO, che non è da oggi, “SUL femminismo”. ”
Altro è la diretta durante una manifestazione, interviste fatte per strada, altro è invitare le donne di Non Una di Meno in studio, fare delle loro lotte un problema politico e culturale su cui discutere e informare quanto merita.
Questo avrebbero dovuto fare dopo il convegno di Bologna affinché i report e gli otto punti per la riscrittura del Piano antiviolenza non restassero sconosciuti anche alla maggior parte delle persone che hanno partecipato alla manifestazione.
Per i nostri media il femminismo è ancora folclore e politica sono le beghe -quelle davvero personalistiche- dei parlamentari.