Un articolo di Roberto Ciccarelli
“L’ alternanza scuola-lavoro», ovvero i tirocini e stage in azienda, è stata resa obbligatoria dalla riforma vergata dall’ex ministro dell’istruzione Stefania Giannini ed è diventata materia di esame con la subentrante Valeria Fedeli al Miur.
Si conclude il lungo processo di riforma neoliberale dell’istruzione superiore basata sulla formazione alla precarietà e al lavoro gratuito e sulla riduzione del sapere a «pillole», oggetto di una valutazione e certificazione da parte dei docenti trasformati in somministratori di test, come in una scuola guida. Avere legato l’esito dei quiz, come dei «tirocini» in azienda, al voto della maturità sarà – probabilmente – un ostacolo alle proteste degli studenti e un formidabile vincolo al auto-disciplinamento per sottrarsi al ricatto di un «cattivo voto»”