La bella recensione di Francesca Romana Recchia Luciani. Grazie!
Pubblicato il 5.12. 2017 su millepiani.net, clicca qui
La bella recensione di Francesca Romana Recchia Luciani. Grazie!
Pubblicato il 5.12. 2017 su millepiani.net, clicca qui
Registrazione audio della presentazione del mio libro “Alfabeto d’origine” (Neri Pozza 2017) all’associazione PHILO, 19 novembre 2917.
Con me, Roberta Secchi e Ambrogio Cozzi, che ringrazio.
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“Dalla corrente sotterranea di pensieri che ci attraversa, sono le stesse domande, le stesse preoccupazioni che tornano ad ossessionarci per tutta la vita. È la protesta impotente dell’interiorita’ che la vita sociale, la cultura -la scrittura così come l’abbiamo ereditata- hanno creduto di poter occultare, quella parte segreta di ogni individuo che, a partire dall’infanzia, si allunga come un “campo di solitudine” su tutta l’esistenza, alimentando un indistinguibile desiderio d’amore, non a caso senza nome e senza volto, “scorta invisibile” che ci accompagna, perché “è nata con noi”.
(p.73)
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Il dialetto
“La fedeltà al dialetto, che mi ha consentito di imparare come unica lingua straniera l’italiano, anziché estendere la geografia del pensiero e indurla a rivisitare i luoghi da cui è nata, ha congelato i piedi e le gambe nel ricordo di strade oggi irriconoscibili, e ha costretto un tempi lunghissimo della vita a nascondersi dietro segnali di difficile traduzione”.
Corrispondenze amorose
“Corpi di altre scritture, sottratte ai loro tempi e luoghi e frammentate quanto basta per fartele amiche, parenti, amanti.”
***
Riconoscere le proprie radici e l’impronta duratura che lasciano dentro di noi, e’ importante. Ma non e’ detto che sia quello per tutti il luogo della nostalgia e del ritorno, soprattutto se si e’ conosciuta la liberta’ di sentirsi a casa dovunque.
(Per l’immagine di copertina – un dipinto di Vanessa Bell- ringrazio Susanna e Marina Avitabile, che me l’hanno suggerita.)
Caldo di stampa
“Ho scritto per essere raggiunta, ma anche per marcare una distanza, per aprire un varco alla memoria e per consolarmi di averla perduta, per segnalare il bisogno d’amore e per ritenermi paga di averlo trovato per altra via”
Per l’immagine di copertina – un dipinto di Vanessa Bell- ringrazio Susanna e Marina Avitabile, che me l’hanno suggerita.
Un’autobiografia per interposta persona.
Ringrazio le donne e gli uomini che con le loro scritture hanno riaperto sentieri di memoria smarriti per troppo dolore.