Women Wage Peace

“Ma c’è anche chi, in questo caos, decide di farsi avanti per promuovere concretamente la Pace. Ne sono un esempio le donne di Women Wage Peace, organizzazione israelo-palestinese nata nel 2014, durante l’ultimo attacco a Gaza, che sta cercando di proporre un’alternativa pacifica alle ondate di violenza nel Medio Oriente. “La pace non è un’utopia; è ‘il fondamento necessario per la vita dei due popoli in questo luogo, in sicurezza e libertà”, recita lo slogan delle Women Wage Peace.
Le donne che fanno parte del movimento sfilano vestite di bianco e appartengono a religioni diverse, ebree, cristiane, musulmane, motivate dal desiderio di una convivenza pacifica tra le genti, incoraggiate dalle continue violenze perpetrare ai danni di israeliani e palestinesi: “Il nostro movimento lavora in tutto il paese per sensibilizzare e coinvolgere il pubblico in una discussione sulla fattibilità di una soluzione politica. Crea opportunità di dialogo con individui e gruppi attraverso incontri formali e informali all’interno della comunità. Il movimento organizza anche eventi nazionali, come manifestazioni e proteste, per fare pressione e raggiungere un accordo di pace praticabile.”

Lea cita. Fonte dell’articolo qui.

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“PENSIERI DI PACE DURANTE UN’INCURSIONE AEREA”

Breve, coraggioso scritto di Virginia Woolf sui volti diversi del “desiderio di dominare”, pubblicato su Le strade di Londra (Il Saggiatore, Garzanti 1974, e ora, sul libro curato da Liliana Rampello.

Alcuni frammenti:
“Lassù in cielo combattono giovani inglesi contro giovani tedeschi. I difensori sono uomini, gli attaccanti sono uomini. Alla donna inglese non vengono consegnate armi, né per combattere il nemico né per difendersi. Ella deve giacere disarmata, questa sera. (…) ma c’è un altro modo di lottare senza armi per la libertà. Possiamo lottare con la mente; fabbricare delle idee, le quali possono aiutare quel giovane inglese che combatte lassù in cielo a vincere il nemico”

“Cerchiamo di fare conscio l’inconscio hitlerismo che ci opprime. E’ il desiderio di aggressione; il desiderio di dominare e di rendere schiavi. Persino nel buio possiamo vederlo chiaramente. Vediamo le vetrine dei negozi illuminati a giorno, e le donne che guardano; donne incipriate; donne travestite, donne dalle labbra rosse e dalle unghie rosse. Sono schiave che cercano di rendere schiavi gli altri. Se possiamo liberarci della schiavitù, avremo liberato gli uomini dalla tirannia. Gli Hitler sono generati dagli schiavi.”

“Ma se fosse necessario per il benessere dell’umanità, per la pace nel mondo, che l’esercizio della maternità venisse ristretto, e l’istinto materno messo a tacere, forse le donne non si rifiuterebbero. Gli uomini le aiuterebbero. Onorerebbero queste donne per il loro rifiuto di generare. Aprirebbero altre possibilità al loro potere creativo. E anche questo deve essere parte della nostra lotta per la libertà. Dobbiamo aiutare i giovani inglesi a togliere dai loro cuori l’amore delle medaglie e delle decorazioni. Dobbiamo creare attività più onorevoli per coloro i quali cercano di dominare in se stessi l’istinto combattivo, l’inconscio hitlerismo. Dobbiamo compensare l’uomo per la perdita delle sue armi.”

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